Conferenza di Berlino (1954)
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La Conferenza di Berlino dei Ministri degli esteri (in tedesco Berliner Außenministerkonferenz) fu organizzata dal 25 gennaio al 18 febbraio 1954 dalle tre principali potenze vincitrici alleate della Seconda guerra mondiale (Stati Uniti d'America, Unione Sovietica e Regno Unito) riunite in un Consiglio.[1] Secondo le decisioni della Conferenza di Potsdam del 1945, il Consiglio dei Ministri degli esteri avrebbe dovuto includere anche la Francia e la Cina, ma quest'ultima partecipò soltanto alla Conferenza di Londra nell'autunno del 1945. I luoghi della trattativa erano il Kammergericht, sede del Consiglio di controllo degli alleati, e l'ambasciata sovietica a Berlino Est sulla Unter den Linden, e vide la partecipazione di John Foster Dulles per gli USA, Vjačeslav Michajlovič Molotov per l'URSS, Anthony Eden per il Regno Unito e Georges Bidault per la Francia.[1]
La conferenza si concentrò principalmente sulla questione tedesca, in particolare sui nuovi confini e sulla smilitarizzazione della Germania, e per la prima volta fu considerata con riguardo alla sicurezza in Europa.[1] Fu discussa anche la possibile fine dell'Occupazione alleata dell'Austria, con l'Unione Sovietica non ancora pronta a ritirare le proprie truppe sul territorio austriaco senza aver prima stipulato un accordo per garantire la non pericolosità della Germania.[2]