Zerai Deres
patriota etiope / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Zerai Deres (in amarico: ዘርኣይ ደረስ, Zärə'ayə Däräs, a volte traslitterato Zeray o Zer'ai e Derres o Deress; Azzega, 1º marzo 1915[1] – Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1945) è stato un traduttore e patriota eritreo considerato nella sua patria e in Etiopia[2] un eroe nazionale[3] dell'anticolonialismo[4] e dell'antifascismo.[5]
Nel 1938 fu protagonista a Roma di un fatto di sangue che in patria fu considerato come un episodio di protesta contro il colonialismo italiano,[6] in seguito al quale fu condannato all'internamento in un ospedale psichiatrico giudiziario, in cui rimase per sette anni fino alla morte.[7] Il gesto, mitizzato nel dopoguerra,[8] è considerato dalla storiografia eritrea ed etiope un evento collegato alla resistenza etiopica contro l'occupazione italiana.
Negli anni 1970 venne insignito postumo del titolo onorifico di degiasmacc,[9] massimo titolo dignitario militare etiope.