Urbi et Orbi
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Urbi et Orbi è una locuzione latina composta da due sostantivi, Urbi e Orbi,[1] uniti dalla congiunzione et: Urbi significa "all'Urbe", per gli antichi Romani la città di Roma, Orbi significa "all'Orbe", nel senso di "mondo". La locuzione quindi significa "all'Urbe e all'Orbe", nel linguaggio corrente resa con "a Roma e al mondo".[2] La locuzione si usa anche al genitivo: Urbis et Orbis ("di Roma e del mondo").
La locuzione evidenzia il presupposto di Roma al centro del mondo.[3] È usata in ambito cattolico in iscrizioni, bolle e altri documenti pontifici e delle Congregazioni romane, messaggi e benedizioni del papa diretti congiuntamente ai fedeli di Roma e ai fedeli del mondo intero.[4] Per estensione è usata per indicare tutto ciò che riguarda il pontificato e la Chiesa cattolica. È riportata in medaglie, monete e memorie del pontificato.
La locuzione Urbis et Orbis, oltre che in documenti della Santa Sede, è utilizzata anche per indicare la lingua latina (Urbis et Orbis lingua), intesa come lingua universale, di Roma e del mondo.[5]
Fuori dai riferimenti a Roma e al mondo, Urbi et Orbi viene usata per denotare qualcosa detto o pubblicato ai quattro venti, facendolo sapere a tutti;[6] ed anche come motto o titolo o ragione sociale per indicare qualcosa destinato a tutti o almeno senza preclusioni verso nessuno.
In senso scherzoso la locuzione in italiano viene usata per indicare non il mondo intero, ma gli "orbi", vale a dire i ciechi,[7] usandola anche invertendo i sostantivi: Orbi et Urbi.[8]