Unis
faraone egizio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Unis (anche Unas e Uenis; ellenizzato in Oenas e Onnos) (... – 2350 a.C.) è stato un faraone appartenente alla V dinastia egizia. Il suo regno durò tra i 15 e i 30 anni, nella prima metà del XXIV secolo a.C. succedendo a re Djedkara Isesi, che forse fu suo padre[3]. Le imprese del suo regno, che fu un periodo di crisi economica, sono poco conosciute. Inoltre la sua epoca fu segnata da una progressiva dispersione del potere fra i governatori locali la quale, unita alla progressiva perdita d'influenza del faraone, contribuirà al collasso dell'Antico Regno, due secoli dopo di Unis. Il culto funerario di Unis sopravvisse alla fine traumatica dell'Antico Regno e al caos del Primo periodo intermedio; era ancora praticato durante il Medio Regno (ca. 2050 a.C. - 1650 a.C.), anche se ciò non impedì ad Amenemhat I e a Sesostri I di spogliare parzialmente il suo complesso funerario per riciclarne i materiali. In parallelo con il culto ufficiale, Unis ricevette una certa venerazione popolare, limitata a Saqqara, fino alla fine del Periodo tardo (664 a.C. - 332 a.C.), circa 2000 anni dopo la sua morte.
Unis | |
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Il sarcofago di Unis, in basalto, nella camera sepolcrale della sua piramide. | |
Re dell'Alto e Basso Egitto | |
In carica | tra i 15 e i 30 anni di regno, nella prima metà del XXIV secolo a.C. |
Predecessore | Djedkara Isesi |
Successore | Teti |
Morte | ca. 2350 a.C.[1] |
Sepoltura | piramide di Unis |
Luogo di sepoltura | Saqqara |
Dinastia | V dinastia egizia |
Padre | Djedkara Isesi? |
Madre | sconosciuta |
Coniugi | Nebet Khenut |
Figli | Hemetra Hemi, Khentkaues, Neferut, Nefertkaues Iku, Sesheshet Idut.
Incerti: Unis-Ankh, Iput I, Nebkauhor, Shepsespuptah |
«I fiori sbocciati dalla pura terra sono Unis [...] ed è Unis al naso del Grande e Potente Dio. Unis brilla come Nefertum [dio del profumo], come il fiore di loto alla narice di Ra quando appare ogni giorno all'orizzonte e gli dei vengono purificati al Suo sguardo.»
(Testi delle piramidi, n°264[2])
Come ha osservato l'egittologo britannico Toby Wilkinson, considerando l'oscurità delle informazioni sul suo regno e i significati ambigui e talvolta impenetrabili delle iscrizioni nella sua piramide:
«Unis rimane un enigma e un paradosso.»
(Toby Wilkinson[4])