Sonderaktion 1005
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Sonderaktion 1005[1][2][3] («Operazione speciale 1005)», conosciuta anche come Aktion 1005, o, informalmente, Enterdungsaktion («Operazione disseppellimento»), è stato il nome di un'operazione segreta condotta dalle autorità nazionalsocialiste in Europa orientale durante la Seconda guerra mondiale tra la metà del 1942 ed il 1944. Scopo dell'operazione fu di nascondere le tracce degli omicidi di massa effettuati da SS e Gestapo nei campi di sterminio dell'Operazione Reinhard e dagli Einsatzgruppen in Polonia e Unione Sovietica, mediante l'esumazione e la successiva cremazione dei corpi in grandi roghi.
La maggior parte del personale impiegato nel corso della Sonderaktion 1005 era composto da prigionieri, in maggioranza ebrei, provenienti dai campi di concentramento e sottoposti a terribili condizioni di vita; nella maggior parte dei casi, essi furono uccisi al termine delle operazioni per preservare il segreto.[4] I prigionieri erano inquadrati in apposite squadre di lavoro chiamate Leichenkommandos (Unità [operative per la rimozione] dei cadaveri) o anche Sonderkommando 1005 sulla falsariga dei Sonderkommando operanti nei campi di sterminio. Queste unità operative erano dirette da ufficiali del Sicherheitsdienst (SD) o Servizio di sicurezza e della Sicherheitspolizei (SIPO) o Polizia di sicurezza e sorvegliate da personale proveniente dalla Ordnungspolizei (ORPO) o Polizia d'ordinanza.[4]