Scoperta di Nettuno
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Nettuno è stato matematicamente individuato prima di essere direttamente osservato. Utilizzando i calcoli di Urbain Le Verrier, le osservazioni con il telescopio che confermavano l'esistenza di un pianeta maggiore furono effettuate nella notte del 23 settembre 1846, fino al primo mattino del 24,[1] all'osservatorio di Berlino dall'astronomo Johann Gottfried Galle (assistito da Heinrich Louis d'Arrest). Fu un momento straordinario per la scienza del XIX secolo e rappresentò la spettacolare conferma della teoria gravitazionale newtoniana. Nelle appropriate parole di François Arago, Le Verrier aveva scoperto un pianeta "con la punta della sua penna".
«Quando una legge è giusta, essa può essere usata per trovarne un'altra. Se noi abbiamo fiducia in una legge, e qualcosa sembra essere sbagliato, essa può suggerirci un altro fenomeno. [...] Giove, Saturno e Urano erano i più grandi pianeti allora conosciuti, e fu calcolata la piccola differenza dell'orbita reale dell'ellisse perfetta di Keplero, causata dall'attrazione degli altri pianeti. Alla fine dei calcoli e delle osservazioni fu notato che Giove e Saturno si muovevano secondo le previsioni, mentre Urano faceva qualcosa di bizzarro. Un'altra occasione in cui le leggi di Newton avrebbero potuto esser colte in fallo; ma coraggio! Due astronomi, Adams e Leverrier, che fecero questi calcoli indipendentemente e quasi esattamente nello stesso tempo, suggerirono che il moto di Urano fosse dovuto a un pianeta non ancora visto, e scrissero lettere ai rispettivi Osservatori dicendo: “Puntate il vostro telescopio, guardate là e troverete un pianeta”. Disse uno degli Osservatori: “Assurdo, questo tipo se ne sta lì con carta e matita e viene a dirci dove trovare un pianeta nuovo”. L'altro Osservatorio era più... beh, l'amministrazione era diversa, e trovarono Nettuno!»
(Richard Feynman, La legge fisica, 1965)
Dopo la scoperta, in retrospettiva risultò che era stato osservato ma non riconosciuto parecchie volte, e che c'erano stati altri che avevano fatto vari calcoli circa la sua posizione, senza arrivare alla sua scoperta. Nel 1846, il pianeta Urano aveva completato quasi un'orbita completa a partire dalla sua scoperta da parte di William Herschel nel 1781, e gli astronomi avevano individuato una serie di irregolarità nel suo percorso che non potevano essere completamente spiegate dalla legge di gravitazione di Newton. Queste irregolarità, tuttavia, potevano essere spiegate se la gravità di un pianeta sconosciuto più lontano avesse perturbato il suo percorso intorno al sole. Nel 1845, gli astronomi Urbain Le Verrier a Parigi e John Couch Adams a Cambridge cominciarono separatamente i calcoli per determinare la natura e la posizione di tale pianeta. Purtroppo, il successo di Le Verrier portò ad un'accesa disputa internazionale sulla priorità quando, poco dopo la scoperta, George Airy, all'epoca Astronomo Reale inglese, annunciò che anche Adams aveva previsto la scoperta del pianeta.[2] Tuttavia, nel 1846 la Royal Society premiò Le Verrier con la medaglia Copley per la sua impresa, senza menzionare Adams.[3]
La scoperta di Nettuno portò, solo diciassette giorni dopo, alla scoperta della sua luna Tritone da parte di William Lassell.[4]