Pietro Patrizio
funzionario bizantino / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Pietro Patrizio (lingua greca: Petros Patrikios; in latino Petrus Patricius; Dara, 500 – dopo il 565) è stato un funzionario bizantino.
Era un diplomatico e un avvocato che fu magister officiorum per 26 anni sotto l'imperatore romano Giustiniano I, dal 539 alla morte di Giustiniano nel 565.
Nel 534 venne inviato alla corte degli Ostrogoti, per negoziare un accordo sulla Sicilia, ma venne sorpreso in Italia dallo scoppio della guerra gotica e arrestato dagli Ostrogoti. Nel 539 venne rilasciato: Giustiniano lo nominò magister officiorum e patricius. Nel 562 contrattò con i Sasanidi la "Pace dei 50 anni", che però durò poco.[1]
Il giudizio dei suoi contemporanei non è roseo: Procopio di Cesarea ne parla male, mentre Menandro Protettore ne critica la vanità.
Pietro scrisse il trattato Περὶ πολιτικῆς καταστάσεως, riguardo alla storia dell'ufficio di magister officiorum e del cerimoniale orientale, che per volere di Giustiniano era stato riveduto e ampliato; frammenti di questa opera sono contenuti nel De caerimoniis di Costantino Porfirogenito. Include anche brani di opere antecedenti, come il trattato di pace con i Sasanidi del 298/299.