Partito Nazionale Sociale Ceco
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Il Partito Nazionale Sociale Ceco è un partito politico ceco fondato nel 1897 che nel corso della storia ha cambiato varie volte la sua denominazione:
- Česká Strana Národně Sociální (Partito Nazionale Sociale Ceco, 1897 - 1918);
- Česká Strana Socialistická (Partito Socialista Ceco, 1918 - 1919);
- Československá Strana Socialistická, (Partito Socialista Cecoslovacco, 1919 - 1926);
- Československá Strana Národně Socialistická (Partito Nazionale Socialista Cecoslovacco, 1926 - 1948);
- Československá Strana Socialistická, (Partito Socialista Cecoslovacco, 1948 - 1993);
- Liberální Strana Národně Sociální (Partito Nazionale Sociale Liberale, 1993 - 1995);
- Svobodní Demokraté - Liberální Strana Národně Sociální (Liberi Democratici - Partito Nazionale Sociale Liberale, 1995 - 1997);
- Česká Strana Národně Sociální (Partito Nazionale Sociale Ceco, dal 1997).
Partito Nazionale Sociale Ceco | |
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Česká strana národně sociální | |
Presidente | Michal Klusáček[1] |
Stato | Rep. Ceca |
Sede | Kotorská 18, Praga |
Fondazione | 4 aprile 1897 |
Ideologia | Socialismo nazionale Conservatorismo sociale Nazionalismo di sinistra Socialismo democratico Euroscetticismo forte Riformismo[2] Storicamente: Socialismo Cecoslovacchismo |
Collocazione | Trasversalismo Storicamente: Sinistra |
Coalizione | Petka (1920-1938) Fronte Nazionale (1945-1990) |
Seggi Camera | 0 / 200
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Seggi Senato | 0 / 81
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Seggi Europarlamento | 0 / 21
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Organizzazione giovanile | České slovo (1898-1998) |
Sito web | www.csns.cz |
Bandiera del partito | |
Dopo la fondazione fu guidato da Václav Klofáč, e proponeva la costituzione di una società socialista unita dal principio della solidarietà nazionale. Dopo la nascita della Cecoslovacchia il capo de facto del partito divenne Edvard Beneš; Il CSS venne integrato nella Petka insieme agli altri quattro partiti "cecoslovacchisti"[3], e così partecipò a gran parte dei governi del nuovo stato. Il CSS rappresentava in quell'epoca l'intelligencija, soprattutto ceca, del paese. Nel 1935 Beneš succedette a Tomáš Masaryk alla presidenza della repubblica.
Dopo l'abbattimento della Prima repubblica, le attività del partito quasi cessarono in patria, e diversi dei dirigenti non rifugiatisi all'estero entrarono nel Partito Nazionale del Lavoro, mentre alcuni militanti slovacchi aderirono al Partito di Hlinka. Durante l'occupazione tedesca i membri del CSS parteciparono alla resistenza cecoslovacca.
Alle elezioni svoltesi nel 1946 ottenne il 18,4%, essendo il secondo partito più votato, e Beneš fu rieletto presidente dal parlamento all'unanimità. Da subito il Partito Comunista, grazie alla sua posizione di forza in parlamento e nel governo, iniziò ad eliminare i propri avversarî politici, e nel 1948 la situazione precipitò. Beneš non riuscì ad opporsi al comunista Gottwald, ed alle elezioni di quell'anno il CSS venne inglobato nel Fronte Nazionale, e cadde sotto totale controllo dei comunisti.