Papiro dello sciopero
reperto dalla collezione del Museo Egizio di Torino / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il cosiddetto Papiro dello sciopero (papiro 1880)[2] è un documento amministrativo risalente alla XX dinastia egizia, durante il regno di Ramses III (1218 a.C. – 1155 a.C.), redatto in ieratico alla fine del Nuovo Regno; descrive diversi esempi di corruzione e di rivolta degli operai di Deir el-Medina, che lasciarono i lavori sulla tomba del faraone nella Valle dei Re ed effettuarono diversi assedi nella zona dei templi della Necropoli di Tebe in Cisgiordania. È il primo sciopero di cui esiste prova scritta, operato non da schiavi bensì da lavoratori[3][4].
Papiro dello sciopero manoscritto | |
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Verso | |
Altre denominazioni | Il cosiddetto "Papiro dello sciopero" scritto da Amunnakht, Pap. 1880 |
Amanuense | scriba Amennakhte |
Epoca | 1187–1157 a.C. |
Lingua | ieratico |
Provenienza | Deir el-Medina |
Supporto | Cyperus papyrus, inchiostro |
Dimensioni | 40,5 cm × 95 cm cm |
Ubicazione | Museo Egizio (Torino), Sala 06 Parete centrale |
Scheda bibliografica | |
«Anno 29, sesto mese, giorno 10. Oggi la squadra ha attraversato i cinque posti di blocco della necropoli gridando: "Abbiamo fame! Sono già trascorsi 18 giorni di questo mese!" Gli uomini sono andati a sedersi nel retro del tempio funerario di Menkheperra[1]»
Il papiro, ritrovato a Deir el-Medina, fa parte della collezione di papiri conservati presso il Museo Egizio di Torino, dove è giunto come parte della Collezione Drovetti. Il testo, comprendente anche alcuni disegni, è in parte danneggiato e per questo non sempre comprensibile, ma una serie di testi (presenti nel Museo egizio) completano la descrizione della condizione degli operai e descrivono conflitti e proteste. Tra questi, una lettera dello scriba Neferhotep, scritta intorno all'anno 25 del regno di Ramses III (circa quattro anni prima della scrittura del papiro), descrive quanto del loro grano è stato rubato e afferma che stanno morendo di fame.