Operazione Damocle
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L'operazione Damocle fu una covert operation del Mossad israeliano, svoltasi nell'agosto del 1962, che prese di mira scienziati e tecnici tedeschi, già impiegati nel programma missilistico della Germania nazista, che stavano sviluppando razzi per l'Egitto in un sito militare conosciuto come Factory 333. Secondo Otto Joklik, uno scienziato austriaco coinvolto nel progetto, i razzi in fase di sviluppo erano stati programmati per utilizzare rifiuti radioattivi.[1]
Le tattiche principali erano l'utilizzo di plichi esplosivi e l'esecuzione di rapimenti. Nel marzo 1963, il primo ministro israeliano David Ben Gurion chiese le dimissioni dell'allora capo del Mossad, Isser Harel, ponendo fine all'operazione. Tale operazione e la pressione diplomatica spinsero gli scienziati ad abbandonare l'Egitto entro la fine del 1963.