Monetazione di Cales
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La monetazione di Cales riguarda le monete coniate a Cales, una città della Campania, il più importante centro urbano dell'antica popolazione italica degli Ausoni[1]. Cales si trovava sulla via Latina, a metà strada tra le montagne del Sannio e la pianura della Campania felix, pochi chilometri a nord di Casilinum (l'attuale Capua) e poco a sud di Teanum Sidicinum.
«Καὶ ἡ ἐφεξῆς ἡ τῶν Καληνῶν καὶ αὕτη ἀξιόλογος, συνάπτουσα τῷ Κασιλίνῳ. [...] Πρὸς δὲ ταῖς ῥηθείσαις ἔτι καὶ αὗται Καμπαναὶ πόλεις εἰσιν ὧν ἐμνήσθημεν πρότερον, Κάλης τε καῖ Τέανον Σιδικῖνον.»
«Viene poi di seguito la città dei Caleni, anch'essa importante, molto vicina a Casilinum [...]. Oltre a quelle descritte, appartengono alla Campania quelle citate prima: Cales e Teanum Sidicinum [...].»
Litra (?) | |
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Testa laureata di Apollo a sinistra; dietro punta di lancia | Toro androprosopo passante verso destra; [lira] in alto. |
Æ III secolo a.C.; ref.: Sambon 922, SNG ANS 175 |
Litra (?) | |
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Testa di Minerva con elmo corinzio | CALENO; gallo stante, dietro stella. |
Æ III secolo a.C. |
Il sito archeologico si trova nel comune di Calvi Risorta, a poca distanza dal centro abitato.
La città coniò monete nel periodo tra il 268 a.C. e la Seconda guerra punica. Le monete di Cales sono inserite tra quelle emesse da colonie e alleati di Roma, in una zona che si incentrava intorno alla Campania antica. Dopo la Seconda guerra punica, Cales, come la maggior parte dei centri dell'Italia oramai romana, non coniò più monete proprie e usò la monetazione romana, incentrata sul denario.
Tradizionalmente i numismatici trattano le monete calene nella monetazione greca.[2]