Mielinolisi pontina centrale
malattia neurologica causata da un grave danno a carico della guaina di mielina delle cellule nervose nel tronco encefalico, più precisamente nella zona del tronco encefalico definita ponte / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La mielinolisi pontina centrale (CPM), conosciuta anche come sindrome da demielinizzazione osmotica, è una malattia neurologica causata da un grave danno a carico della guaina di mielina delle cellule nervose che costituiscono il ponte del tronco encefalico. La causa della malattia è prevalentemente iatrogena. Si caratterizza per l'insorgenza di paralisi acuta, disfagia (difficoltà a deglutire), disartria (difficoltà a parlare), e altri sintomi neurologici.
Mielinolisi pontina centrale | |
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Il ponte è indicato in basso a sinistra | |
Specialità | neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D017590 |
MedlinePlus | 000775 |
eMedicine | 1174329 |
Sinonimi | |
Sindrome da demielinizzazione osmotica | |
Può verificarsi anche in altre zone cerebrali esterne al ponte,[1] per questo alcuni autori ritengono più corretto il termine sindrome da demielinizzazione osmotica che permette di comprendere anche un coinvolgimento di aree esterne al ponte.[2]
La mielinolisi pontina centrale si presenta più comunemente come complicanza del trattamento dei soggetti affetti da grave iponatriemia, spesso a seguito di concentrazioni di natriemia che mettono a rischio la vita del paziente. La sindrome si verifica come conseguenza di un rapido aumento della tonicità sierica dopo trattamento di individui con iponatremia grave e cronica, che presentano adattamenti intracellulari allo stato di ipotonia persistente in cui versano. Al fine di prevenire la mielinolisi pontina centrale, l'iponatriemia deve essere corretta ad una velocità non superiore a 12-20 mmol/L di sodio al giorno.[3] Anche se è meno comune, la sindrome può anche presentarsi in soggetti con una storia di alcolismo cronico o di altre condizioni legate ad una ridotta funzionalità epatica. In questi casi, la condizione è spesso correlata alla correzione delle concentrazioni di sodio o dello squilibrio elettrolitico.