Lingua arbëreshe
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La lingua arbëreshe[4], nota anche come albanese d'Italia[5] e italo-albanese[6][7] (nome nativo arbërisht -ja o gluha, gljuha, gjuha arbëreshe nelle parlate albanesi locali) è una lingua parlata dalla minoranza etno-linguistica albanese d'Italia. Appartenente al gruppo della lingua albanese, è una varietà linguistica della parlata del sud dell'Albania (tosk) da dove ha avuto origine in massa la diaspora. L'arbërishtja, quindi, è la lingua albanese locale comune a tutti gli italo-albanesi[8], seppur dislocata a macchia di leopardo nelle molteplici regioni italiane dei parlanti e con le sue peculiarità relative alla zona di origine e ai suoi sviluppi.
Lingua albanese d'Italia Arbërisht | |
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Parlato in | Italia |
Regioni | Abruzzo (Prov. Pescara) Basilicata (Prov. Potenza) Calabria (Prov. Catanzaro, Cosenza e Crotone) Campania (Prov. Avellino) Molise (Prov. Campobasso) Puglia (Prov. Foggia e Taranto) Sicilia (Prov. Palermo) |
Locutori | |
Totale | 109 550 parlanti[1] (Popolazione etnica complessiva: 260 000)[2] |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tipo | SVO |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingua albanese Lingua albanese tosca Arbëresh |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | Italia (tutelata come lingua di minoranza nazionale nelle zone di diffusione) |
Minoritaria riconosciuta in | Italia dalla Legge 15 dicembre 1999, n. 482 |
Regolato da | nessuna regolazione ufficiale (studi accademici "Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese" nelle Università degli Studi di: Napoli[3], Palermo, Roma, Cosenza, Bologna, Padova, già a Bari e Firenze) |
Codici di classificazione | |
ISO 639-3 | aae (EN)
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Glottolog | arbe1236 (EN)
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Distribuzione geografica dettagliata dei parlanti in albanese in Italia (Vedi lista) | |
Gli arbëreshë, discendenti delle popolazioni albanesi che in varie ondate, a partire dalla seconda metà del XV secolo, migrarono dall'Albania, dall'Epiro e dalle numerose comunità albanesi della Morea verso l'Italia meridionale e insulare, sono circa 109 550 persone[9]. Con le ondate migratorie del XIX secolo numerosi albanofoni d'Italia vivono fuori l'Italia e l'Europa, dove continuano a parlare l'albanese come madrelingua in ambito familiare o parrocchiale.
La lingua albanese in Italia è tutelata dallo Stato in base alla legge-quadro n. 482 del 15 dicembre 1999[10].