Diritti LGBT in Azerbaigian
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Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) in Azerbaigian possono affrontare sfide legali non sperimentate dai residenti eterosessuali. Con l'entrata in vigore del nuovo codice penale in Azerbaigian, il 1º settembre 2000, l'attività sessuale tra persone dello stesso sesso maschile è stata depenalizzata ufficialmente[1].
Dopo più di 20 anni le coppie dello stesso sesso non sono ancora assimilabili alle famiglie convenzionali in quanto non hanno le stesse protezioni legali disponibili per le coppie eterosessuali, né al momento vi sono leggi sulle unioni civili o semplicemente dei PACS.
Non vi sono ancora leggi a tutela di persone LGBT e l'omosessualità di per sé non viene affrontata quanto si deve in quanto argomento ancora fortemente tabù.
Le aggressioni omofobe e le discriminazioni sono ancora molto diffuse, in quanto né la politica né tantomeno la polizia si interessa abbastanza a tutelare gli omosessuali.
Essere gay in Azerbaigian può essere ancora molto difficile a causa della mentalità conservatrice della società, anche se l'Azerbaigian, per la maggior parte della sua composizione, viene ritenuto un paese laico con maggioranza musulmana meno praticante rispetto agli altri paesi musulmani.
Il motivo dietro l'omofobia è quindi principalmente dovuto a causa della mancanza di una conoscenza specifica riguardo al tema dell'omosessualità; la società rimane ancora attaccata alle vecchie tradizioni e le famiglie di ragazzi e ragazze LGBT hanno moltissima difficoltà e/o spesso non sono in grado di accettare la sessualità dei propri familiari, soprattutto nelle zone rurali.
Le relazioni omosessuali vengono quindi ostacolate anche violentemente dai familiari, giungendo anche a matrimoni eterosessuali forzati.[2][3]
Nonostante gli omosessuali azeri subiscano costanti molestie e alcune discriminazioni, essi godono di una situazione di certo lungamente migliore di quelli del vicino Iran, dov'è in vigore la pena di morte.
L'Azerbaigian è uno dei pochi paesi a grande maggioranza musulmana (come l'Albania, la Turchia, la Bosnia ed Erzegovina e il Kosovo, Kazakistan, Giordania) a non includere leggi contro l'omosessualità.