Crisi di luglio
crisi internazionale del luglio 1914, immediatamente precedente alla prima guerra mondiale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La crisi di luglio fu la grave crisi politica e diplomatica che precedette e segnò l'inizio della prima guerra mondiale. Scaturì dall'assassinio dell'erede al trono d'Austria-Ungheria Francesco Ferdinando avvenuto il 28 giugno del 1914. Dell'attentato il governo di Vienna ritenne responsabili alcuni militari e funzionari della Serbia.
Crisi di luglio | |
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Allegoria della Germania allo scoppio della prima guerra mondiale[1]. | |
Data | 28 giugno - 4 agosto 1914 |
Luogo | Europa |
Causa | Attentato di Sarajevo |
Esito | Scoppio della prima guerra mondiale |
Schieramenti | |
Voci di crisi presenti su Wikipedia | |
- 28 giugno: L'erede al trono d'Austria-Ungheria Francesco Ferdinando viene assassinato a Sarajevo dal serbo-bosniaco Gavrilo Princip.
- 6 luglio: l'Austria-Ungheria ottiene dalla Germania l'assenso ad attaccare la Serbia.
- 14 luglio: il generale austro-ungarico Conrad dichiara che l'Austria-Ungheria non è pronta ad attaccare immediatamente la Serbia.
- 23 luglio: l'Austria-Ungheria consegna l'ultimatum alla Serbia.
- 25 luglio: la Serbia rifiuta alcune clausole dell'ultimatum e mobilita (ore 15.00) l'esercito.
- 25 luglio: ore 21.23, l'Austria-Ungheria mobilita parte dell'esercito contro la Serbia
- 28 luglio: l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia.
- 29 luglio: la Russia mobilita parte dell'esercito contro l'Austria-Ungheria.
- 30 luglio: ore 17.00, la Russia mobilita completamente l'esercito.
- 31 luglio: ore 13.00, l'Austria-Ungheria mobilita l'esercito. La Germania consegna l'ultimatum alla Francia e alla Russia. Il Belgio mobilita alle ore 19.00.
- 1º agosto: la Francia mobilita l'esercito a partire dalla ore 16.00. La Germania mobilita alle ore 17.00 e dichiara guerra alla Russia.
- 3 agosto: la Germania dichiara guerra alla Francia. L'Italia proclama la sua neutralità.
- 4 agosto: dopo l'invasione tedesca del Belgio, la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania.
Nei giorni che seguirono, la Germania, convinta di poter localizzare il conflitto, pressò l'alleato austro-ungarico affinché aggredisse al più presto la Serbia. Solo la Gran Bretagna avanzò una proposta di conferenza internazionale che non ebbe seguito, mentre le altre nazioni europee si preparavano lentamente al conflitto.
Quasi un mese dopo l'assassinio di Francesco Ferdinando, l'Austria-Ungheria inviò un duro ultimatum alla Serbia che venne rifiutato. Di conseguenza, il 28 luglio 1914, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra al Regno di Serbia determinando l'irrimediabile acuirsi della crisi e la progressiva mobilitazione delle potenze europee per il gioco delle alleanze tra i vari stati.
La Russia, in nome dell'amicizia etnica ed economica con la Serbia, iniziò la mobilitazione del proprio esercito. Allarmata dalla mobilitazione della Russia, la Germania le dichiarò guerra il 1º agosto 1914 e, seguendo lo schema del piano Schlieffen, due giorni dopo attaccò la Francia. Si era ormai alla guerra mondiale.
Con l'invasione tedesca del Belgio anche la Gran Bretagna il 4 agosto dichiarò guerra alla Germania. La diplomazia aveva ormai lasciato il posto alle armi.