Conspiration des prisons
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Le Conspirations des prisons (cospirazioni delle carceri) sono processi messi in atto durante il Terrore davanti al Tribunale rivoluzionario, intrapresi dopo il processo ai dantonisti in linea di principio, e successivamente implementati in maniera sistematica dopo il voto della Legge del 22 Pratile (10 giugno 1794). Ci sono state diverse iniziative, denominate con l'espressione «conspiration des prisons», fermo restando che il termine "cospirazione delle carceri" non significa né ribellione, né ammutinamento, ma un piano concertato di eliminazione fisica dei prigionieri. Il termine deriva dal fatto che i sostenitori di queste azioni sostenevano di aver scoperto "cospirazioni di detenuti" ai danni della Repubblica.[1]
Alcune di queste azioni, considerate criminali nell'anno III (1795), falliscono (presso il carcere di Port-libre nell'Abbazia di Port-Royal di Parigi), altri progetti non hanno avuto luogo a seguito degli avvenimenti del 9 Termidoro, e altre ancora, particolarmente sanguinarie, sono portate a compimento il 7, 9, 10 e 13 luglio 1794 (19, 21, 22 e 25 Messidoro), 23, 24 e 26 luglio (5, 6 e 8 termidoro dell'anno II). Maximilien de Robespierre, Saint-Just e Couthon, contrariamente alla propaganda Termidoriana, non hanno avuto alcuna parte: esse sono interamente opera del Comitato di sicurezza generale, in collaborazione con alcuni membri del Comitato di salute pubblica e soprattutto Bertrand Barère che alla Convenzione disse: «Il comitato ha disposto le sue misure e in due mesi le prigioni saranno svuotate».