Congiarium
contenitore dell'antica Roma / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Per congiarium (dal latino congius) o congiaria (al plurale) si intendevano i contenitori ai tempi dell'antica Roma, pari ad un congio ovvero sei sextarii (corrispondente grosso modo a poco più di tre litri attuali).[2]
Nerone: Sesterzio[1] | |
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NERO CLAVDIVS CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata verso destra; | CONG(iarium) II DAT(um) POP(uli) S-C, Nerone a capo scoperto con toga, seduto verso sinistra su una sedia curule sopra una bassa piattaforma, il prefetto di fronte a lui, in basso un attendente che sta a sinistra e distribuisce monete ad ogni cittadino, Minerva in piedi davanti tempio sullo sfondo. |
coniato nel 64-66, dove si celebrano i congiaria. |
Nei primi tempi della Repubblica romana, il congio era una misura utilizzata per olio e vino, che in certe occasioni venivano distribuite tra il popolo di Roma. Da ciò ne derivò il significato di congiarium (in italiano congiario), vale a dire di libera donazione (liberalitas) al popolo (plebe), in generale, potendo riguardare sia vino, olio, grano, sale, denaro o altri beni come gli stessi spettacoli, mentre le donazioni fatte all'esercito furono chiamate donativa, sebbene a volte fossero anch'esse chiamate congiaria.[2]
Sempre per Congiaria si intendevano semplicemente un regalo o una pensione data da una persona di alto rango,[3] o dallo stesso princeps ai suoi amici.