Chitridiomicosi
malattia provocata dal fungo chitride / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Chitridiomicosi?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La chitridiomicosi è una malattia provocata dal fungo chitride Batrachochytrium dendrobatidis che colpisce, anche con conseguenze letali, la cute degli anfibi. il fungo è stato per la prima volta classificato tassonomicamente da Jouyce E. Longcore il 1999. Dagli anni 2000 sono state numerose le segnalazioni della presenza di questo fungo in tutto il mondo e in oltre 1060 specie di anfibi.
Il fungo decompone la cheratina della pelle e si è rivelato in grado di infettare pressoché tutte le specie note di anuri e urodeli. La sensibilità delle varie specie tuttavia è differente: mentre alcune muoiono rapidamente in seguito all'infezione, altre, tra cui la rana verde maggiore (Pelophylax ridibundus), la rana toro (Lithobates catesbeianus) e lo xenopo liscio (Xenopus laevis), riescono a sopravvivere, favorendo la diffusione della malattia attraverso la contaminazione dell'acqua. La suscettibilità delle diverse specie sembra in parte legata alle tossine cutanee che alcune specie sono in grado di produrre[1].
L'origine di questa epidemia è tuttora incerta. Esistono al riguardo due teorie: la prima sostiene che i mutamenti climatici legati al surriscaldamento globale si siano tradotti in una fonte di stress per gli anfibi, rendendoli più suscettibili alle infezioni. La seconda teoria afferma che il fungo, originariamente confinato in Africa, si sia diffuso grazie al commercio mondiale degli anfibi, incontrandosi in tal modo con popolazioni di anfibi maggiormente suscettibili. A sostegno della seconda teoria sta l'isolamento del B. dendrobatidis su esemplari di Xenopus laevis conservati nei musei, risalenti al 1938[2].