La campagna di Ambela (Umbeyla, Umbeylah o Ambeyla) del 1863 fu una delle molte spedizioni britanniche nell'area di confine tra l'Emirato dell'Afghanistan e la Provincia del Punjab, corrispondente a quella che nel 1901 fu chiamata Provincia della frontiera nord-occidentale (attuale Khyber Pakhtunkhwa). La campagna fu rivolta contro i "fanatici indostani"[5] che si erano stabiliti nella città di Malka, nello Swat.
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I pashtun erano sempre stati una spina nel fianco per i britannici, che avevano invitato numerose spedizioni per sottometterli[6]. Nelle precedenti occasioni le tribù pashtun erano sempre riuscite a fuggire sulle colline[7]. Nel 1858, una spedizione guidata da sir Sydney Cotton era riuscita a scacciarli dalla loro base.
Nel 1863 i pashtun si erano raggruppati intorno all'avamposto montano di Malka e una spedizione guidata da Neville Bowles Chamberlain fu inviata a distruggerlo. I britannici furono presto fermati e attaccati da una forza numericamente superiore delle tribù swati, bunerwal e di altre tribù indostane[8]. I rinforzi inviati dal comandante in capo locale riuscirono a superare il passo, ricevettero la resa dei bunerwal e riuscirono a prendere e a bruciare Malka. La spedizione causò 1000 vittime fra i britannici e un numero imprecisato di vittime indiane.