Baraonna
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I Baraonna sono un quartetto vocale italiano, diventato famoso grazie alla partecipazione tra le nuove proposte al Festival di Sanremo 1994 con I giardini d'Alhambra, che vinse il premio della critica e il premio Fonopoli al miglior arrangiamento curato da Giuseppe Vessicchio.[1][2][3]
Baraonna | |
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Paese d'origine | Italia |
Genere | Jazz Swing Funk Musica d'autore |
Periodo di attività musicale | 1994 – in attività |
Etichetta | WEA, Rossodisera Records, Sony, BMG, Eden Editori |
Studio | 6 |
Sito ufficiale | |
La musica dei Baraonna ha creato uno stile musicale proprio e riconoscibile, miscelando la mediterraneità della tradizione musicale partenopea con il jazz, il funky e lo swing, in un'apprezzabile centrifuga di polifonie e contrappunti di buon livello tecnico.
Dopo varie collaborazioni con artisti come Luciano Berio (Concerto "a cappella" a Firenze), Riccardo Cocciante (Teatro Sistina di Roma e duetto nel CD Un uomo felice), Mango (diverse stagioni di tour dal 2001 in poi), Renato Zero (Premio Fonopoli, Festival Città spettacolo di Benevento e CD L'imperfetto), Renato Carosone (Tu vuò fa l'americano su Raiuno), Renzo Arbore (nel cd Strane Stelle Strane), nel 1995 partecipano all'album di Claudio Baglioni, Io sono qui, al quale seguirà una lunga collaborazione con il cantautore romano: il tour "E festa sia" (Milano, Piazza Duomo, Palermo, Piazza Politeama), diverse edizioni del Festival del Mediterraneo "O' Scià", il cd Crescendo e cercando, il DVD Tutti lì, il video dal Colosseo di Roma[Quale?].
Nel 2009 hanno cantato nell'ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Se guardi su, con alla chitarra Pino Daniele.