Architettura domestica cinese tradizionale
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L'architettura domestica cinese tradizionale caratterizzò la produzione d'abitazioni in Cina durante tutto il periodo imperiale, i.e. dalla dinastia Han (206 a.C.–220 d.c.) sino alla dinastia Qing (1644–1912). Durante quest'arco temporale d'oltre due millenni, sono esistite innovazioni e variazioni significative delle case siniche che nella foggia mantennero però sempre un'impostazione distintiva rispetto a quella di altre culture e regioni. Come ben evidenziato dal c.d. "stile siheyuan", le caratteristiche peculiari di quest'architettura domestica erano: l'enfasi sulle unità familiari estese in un'unica abitazione; la netta separazione dei vari elementi della famiglia; l'allineamento degli edifici alle direzioni cardinali; e il legno quale materiale di costruzione.
Altra caratteristica tipica dell'architettura domestica cinese (dell'architettura cinese in generale) è il suo allineamento ad un sistema mistico-organizzativo frutto del sincretismo tra gli ideali del confucianesimo e la geomanzia taoista del Feng shui.[1]