Antico Epiro
zona geografica storica dell'Europa meridionale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Epiro è una zona tra la Grecia e l'Albania, compresa tra la catena montuosa del Pindo e il Mar Ionio, estendendosi dalla baia di Valona ai monti Acrocerauni a nord fino al golfo di Arta e alle rovine della città romana di Nicopoli nel sud.[1][2]
Epiro | |
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Mappa dell'antico Epiro di Heinrich Kiepert, 1902. | |
Territorio | Caonia, Molossia, Tesprozia |
Lingue | Lingua greca antica |
Nome abitanti | Epirioti |
Regione scoscesa e montagnosa, nel Neolitico l'Epiro venne popolato da marinai lungo la costa e da pastori e cacciatori dei Balcani che parlavano il greco. In seguito ospitò le tribù Elleniche dei Caoni, Molossi e Tesprozi e divenne la sede del santuario di Dodona, l'antico oracolo e il secondo più prestigioso dopo Delfi. Unificato nel 370 a.C. dalla dinastia degli Eacidi, raggiunse il massimo del suo splendore durante il regno di Pirro, le cui campagne contro Roma sono state all'origine della frase "vittoria di Pirro", che sta ad indicare una vittoria priva di impatto strategico. L'Epiro venne poi conquistato dai romani a seguito della terza guerra macedone (146 a.C.). Nel 395 d. C. confluì nell'Impero romano d'Oriente.