Ai tempi che Berta filava
espressione proverbiale della lingua italiana, legata a un aneddoto della storia medievale della Francia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Ai tempi che Berta filava[1], con molte varianti come al tempo che Berta filava[2] o ai tempi in cui Berta filava[3], è un'espressione deonomastica legata a un aneddoto della storia europea dell'Alto medioevo, situato tra letteratura e leggenda, il cui uso ricorre in alcune frasi proverbiali della lingua italiana per riferirsi a un tempo trascorso, non solo assai remoto, ma "concluso"[1].
La donna a cui fa riferimento la frase è ritenuta, in genere, essere la regina Bertrada di Laon, moglie del re dei Franchi Pipino il Breve e madre di Carlomagno (oltre che di Carlomanno I)[1], ma esistono anche altre ipotesi di identificazione visto che sull'aneddoto e sull'individuazione di Berta sono fiorite e circolate varie altre credenze e tradizioni, alcune delle quali, perso ogni aggancio a concrete figure storiche, si tramandano nella letteratura favolistica e fiabesca[1]. Potrebbe trattarsi infatti anche di Berta di Savoia, imperatrice dei Romani oppure di Berta di Svevia (detta La filandina), moglie di Rodolfo II di Borgogna e madre di Adelaide di Borgogna, futura imperatrice in quanto consorte dell'imperatore Ottone I di Sassonia.
L'esistenza e la circolazione della frase proverbiale nell'area linguistica italiana, comunque, risalgono a molto indietro nel tempo; difatti, l'espressione era già viva almeno nel Cinquecento, come testimonia l'Historia Orceana di Domenico Codagli, che tenta anche di darne una spiegazione aneddotica nell'ambito della storia locale di Orzinuovi[4], borgo della Bassa Bresciana occidentale.