Aepyceros melampus
specie di animali della famiglia Bovidae / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'impala o melampo (Aepyceros melampus Lichtenstein, 1812) è un'antilope di medie dimensioni diffusa in Africa orientale e meridionale. Unica specie del genere Aepyceros, venne descritto ufficialmente per la prima volta dallo zoologo tedesco Martin Lichtenstein nel 1812. Ne vengono riconosciute due sottospecie - l'impala comune e quello dalla faccia nera, più grande e di colore più scuro. L'impala raggiunge 70–92 cm di altezza al garrese e pesa 40–76 kg. Il suo manto lucido è di colore bruno-rossastro. Le corna a forma di lira, presenti unicamente nel maschio, misurano 45–92 cm.
Impala | |
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Un maschio territoriale, nel Botswana settentrionale Una femmina con il piccolo, nel parco nazionale Kruger, Sudafrica | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Aepycerotinae Gray, 1872 |
Genere | Aepyceros Sundevall, 1847 |
Specie | A. melampus |
Nomenclatura binomiale | |
Aepyceros melampus (Lichtenstein, 1812) | |
Areale | |
Impala comune (in blu) Impala faccianera (in verde) |
Attivo soprattutto durante il giorno, l'impala può essere gregario o territoriale a seconda del clima e della regione geografica. Possono essere osservati tre tipi distinti di gruppi sociali: maschi territoriali, branchi di scapoli e branchi di femmine. L'impala è noto per i due caratteristici tipi di salto che costituiscono un comportamento anti-predatorio. Sia brucatore che pascolatore, l'impala si nutre di monocotiledoni, dicotiledoni, piante erbacee, frutti e baccelli di acacia (quando disponibili). Verso la fine della stagione delle piogge, generalmente in maggio, l'animale entra in calore per un periodo di tre settimane. I maschi in calore combattono tra loro per il predominio, e il maschio vincitore corteggia le femmine in estro. La gestazione dura sei o sette mesi, trascorsi i quali viene alla luce un unico piccolo, che viene immediatamente nascosto in un luogo sicuro. I piccoli vengono allattati dai quattro ai sei mesi; i giovani maschi - allontanati dai gruppi di sole femmine - si riuniscono in branchi di scapoli, mentre le femmine possono rimanere dove sono nate.
L'impala è diffuso nelle steppe arbustive e talvolta nelle zone di transizione (ecotoni) tra steppe arbustive e savane, in prossimità degli specchi d'acqua. Mentre l'impala dalla faccia nera è confinato all'Angola sud-occidentale e alla regione del Kaokoland (Namibia nord-occidentale), l'impala comune è ampiamente diffuso in tutto il suo areale ed è stato reintrodotto in Gabon e in Africa meridionale. L'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) classifica l'impala come «specie a rischio minimo»; l'impala dalla faccia nera, invece, viene classificato come «vulnerabile», dal momento che nel 2008 ne rimanevano in natura meno di 1000 esemplari.