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Taranto è un comune di 201.349 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e terzo più grande comune dell'Italia meridionale peninsulare. Situato nel Golfo di Taranto sul Mar Ionio, è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande.
Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il Ponte di Porta Napoli ed il Ponte Girevole.
L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande.
Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.
Il Cristo del Mare di Taranto è una statua situata sui fondali della rada di Mar Grande, nei pressi di Capo San vito. Dedicata ai caduti civili e militari del mare, fu realizzata dallo scultore Lucini nel 1985, per volontà del tarantino Cesario Liberato, che volle far dono dell'opera alla città insieme all'Agenzia Marittima Valentino Gennarini e all'Agenzia Marittima Pignatelli, Marzo e Danese.
L'opera, che è alta 1,65 metri e poggia su di un piedistallo in cemento armato, raffigura un Cristo benedicente con lo sguardo rivolto al cielo e le braccia aperte in segno di pace. Il 15 agosto 1985, nel corso di una cerimonia officiata dall'Arcivescovo di Taranto Monsignor Guglielmo Motolese, fu posata ad una profondità di 8 metri sul fondo del mare, con l'ausilio di un elicottero della Marina Militare Italiana, di rimorchiatori e di sommozzatori. Recentemente restaurata dallo scultore Francesco Trani a causa della rottura di una mano e di un braccio, è stata riposizionata sul fondo del mare il 26 agosto 2004.
L'AMAT (acronimo di Azienda per la Mobilità nell'Area di Taranto) è l'azienda di trasporti pubblici di Taranto.
Trasformata in Società per azioni il 12 gennaio 2001, gestisce il trasporto dei passeggeri via terra mediante autobus e biciclette, e via mare mediante motonavi che permettono collegamenti veloci tra il Mar Piccolo ed il Mar Grande, nonchè con le Isole Cheradi durante il periodo estivo.
Quinto Orazio Flacco - A Settimio - Odi, II, 6, 10
- «Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;
dove Giove primavere regala, lunghe, e tiepidi inverni,
e dove Aulone, caro pure a Bacco che tutto feconda,
il liquor d'uva dei vitigni di Falerno non invidia affatto.»
- Giacinto Peluso - Storia di Taranto
Scorpione Editrice - Taranto, 1991 - Nicola Caputo - Taranto com'era
Edizioni Cressati - Taranto, 2001 - Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola
Scorpione Editrice - Taranto, 2004 - P. Massafra - F. Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo
Scorpione Editrice - Taranto, 2004 - Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico
Mandese Editore - Milano, 1988 - Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica
Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
Personalità legate a Taranto
Vincenzo Carbonelli · Attilio Cerruti · Giovanni Cugini · Giuseppe De Cesare · Federico Di Palma · Luigi Galeota · Ciro Giovinazzi · Dario Lupo · Cataldo Antonio Mannarini · Ambrogio Merodio · Alessandro Michelagnoli · Guglielmo Motolese · Cataldo Nitti · Francesco Paolo Parisi
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Architetture di Taranto
Ammiragliato (palazzo dell') · Mario Pasquale Costa (casa di) · Calò (palazzo) · De Beaumont Bonelli (palazzo) · De Bellis (palazzo) · Sant'Egidio Maria (casa di) · Fornaro (palazzo) · San Francesco (convento di) · Galizia (palazzo) · Gallo (palazzo) · Magnini (palazzo) · Notaristefano (palazzo) · Giovanni Paisiello (casa di) · Rossarol (caserma) · Stani (palazzo)
- Gennarini (palazzo)
- Orologio (torre dell')
- Delli Ponti (palazzo)
- Visconti (palazzo)
Taranto, per resistere alla potenza di Roma, strinse un’alleanza con Pirro, Re dell'Epiro e nipote di Alessandro Magno, il quale inviò il suo luogotenente Milone con un esercito di circa 30.000 uomini e 20 elefanti, obbligando i Tarantini validi ad arruolarsi. Gli scontri tra epirei e romani furono sempre durissimi e costosi in termini di vite umane: la famosa Battaglia di Heraclea del 280 a.C., che vide protagonisti il console romano Publio Valerio Levino e lo stesso Pirro, costò 7.000 morti, 2.000 prigionieri e 15.000 feriti ai romani, mentre 4.000 morti e un gran numero di feriti si contarono tra i greci. I successi degli epirei furono conseguiti grazie alla presenza in battaglia degli elefanti da guerra, animali tanto imponenti quanto sconosciuti ai legionari romani.
Il porto di Taranto ospita numerose imbarcazioni per la pesca. La flotta è costituita principalmente da circa 80 pescherecci, che non superano le 10 tonnellate di stazza lorda e che praticano la pesca a strascico, mentre le rimanenti imbarcazioni della piccola pesca operano con reti da posta. Il mare, ricco e generoso, è popolato da dentici e orate, cernie, triglie e alici, gamberi e calamari.
Taranto inoltre rappresenta oggi la maggiore area di produzione al mondo di mitili allevati, con un stima prossima ai 30.000 tonnellate/anno e i suoi 1.300 addetti. La mitilicoltura caratterizza da secoli l'economia della città, tanto che la cozza rappresenta il simbolo gastronomico per eccellenza di Taranto. Si racconta che i primi vivai di La Spezia, Pola, Olbia e persino di Chioggia siano stati impiantati da mitilicoltori emigrati da questa città.
Giovanni Paisiello o Paesieixo (Taranto, 9 maggio 1740 - Napoli, 5 giugno 1816), fu un compositore italiano del periodo classico.
Nella città di Taranto frequentò il liceo dai Gesuiti ma la bellezza della sua voce attirò talmente l'attenzione che nel 1754 venne inviato a studiare al conservatorio di Sant'Onofrio a Napoli, dove studiò sotto la supervisione di Francesco Durante, divenendo a tempo debito assistente maestro. Per il teatro del conservatorio, che lasciò nel 1763, scrisse alcuni intermezzi, uno dei quali attrasse così tanto l'interesse dell'opinione pubblica che fu invitato a scrivere due opere, La Pupilla e Il Mondo a Rovescio, per la città di Bologna, e una terza, Il Marchese di Tidipano, per Roma.
La Cattedrale di San Cataldo di Taranto, inizialmente dedicata a Santa Maria Maddalena, fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda metà del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della città voluti dall'imperatore Niceforo II Foca.
Sul vecchio impianto bizantino, negli ultimi anni del XI secolo, si costruì l'attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione non fu sostituita del tutto; il braccio longitudinale, ampliato e ribassato, incorporò la navata centrale e la profonda abside bizantina rimase inalterata. L'altare è posto sotto la cupola e la vecchia navata divenne il transetto, tragliato poi dalle navate laterali, lasciando in vista una serie di colonnine che decoravano l'antica costruzione.
Il Padre Nostro
- Paternostre, ca sì' jndr'a le cíele,
- cu ssía sandefecáte 'u nome tuje,
- cu avéne 'u règne tuje,
- cu ssía fatte 'a vulundáte toje,
- accume 'ngiéle accussij' 'ndèrre,
- dàcce ôsce 'u páne nuèstre sciurnalére,
- dà a nnu' le rascke nuèstre,
- accume nu' le dáme a lle debbettúre nuèstre,
- e nno'nge annùscere 'ndendazzióne,
- ma lìbberece d'ô mále,
- Àmën.
Genova (GE) (inglese Genoa, spagnolo Génova, francese Gênes, tedesco Genua, lingua ligure Zena) è un comune di oltre 600.000 abitanti (a metà degli anni sessanta la popolazione residente raggiunse il massimo di quasi 850.000 abitanti), capoluogo della provincia di Genova e della regione Liguria. La sua area metropolitana ha una popolazione di circa 800.000 abitanti e il suo porto è uno dei maggiori del mar Mediterraneo. Puoi saperne di più leggendo il Portale di Genova.
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