Utente:IlSistemone/Sandbox
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Il catalogo dei dipinti del Museo nazionale di Capodimonte riporta le opere pittoriche[1] custodite all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, ubicato nell'omonima reggia, a Napoli.[2][3]
Le opere che formano il museo sono tutte pressoché provenienti dalle collezioni reali borboniche, che hanno incluso nel tempo pitture reperite nel mercato d'arte (come gli acquisti dei primi dell'Ottocento di Domenico Venuti a Roma) o prelevate (in dono o acquisite) da collezioni nobiliari napoletane (come quella Barbaja o Borgia), altre commissionate direttamente agli artisti (come quelle degli appartamenti reali), mentre altre ancora ereditate per logiche dinastiche da collezioni già costituite appartenute ad altre famiglie (come quella Farnese).
Il numero di inventario principale del catalogo è quello prodotto dallo storico dell'arte Armando Ottaviano Quintavalle (1894-1967), che viene abbreviato a "Q + numero".
Premesso quanto detto, la colonna "Provenienza" non identifica quindi il passaggio diretto dell'opera al museo di Capodimonte, ma bensì quello che ancor precedentemente è avvenuto in favore della collezione Borbone. Ad esempio, il Ritratto di Paolo III Farnese, riporta nella cella di provenienza la collezione Farnese e non quella Borbone, verso cui dal 1734 è confluita prima di entrare nel museo. Lì dove invece è riportato "collezione Borbone" si identifica un dipinto che è stato acquistato dal mercato d'arte o commissionato direttamente dalla famiglia reale.
Un altro gruppo di tele napoletane è invece proveniente dalle soppressioni ottocentesche degli edifici religiosi ad opera dei francesi.
Lì dove la provenienza dei dipinti è successiva al 1861 si intende quindi un dono o un acquisto dello Stato e pertanto i suddetti pezzi non costituiscono parte della collezione Borbone (come ad esempio la Crocifissione di Masaccio). Altre opere immesse nel Novecento da chiese del territorio e prive di numero d'inventario, sono invece frutto di scelte dello Stato italiano che per motivi conservativi e precauzionali ha deciso di trasferire in loco dipinti di particolare rilevanza artistica (come ad esempio la Flagellazione di Caravaggio). In questi casi la loro provenienza viene indicata con l'edificio in cui tali dipinti erano collocati.
Il nucleo fondante del museo è costituito dalla quella che un tempo era la quadreria Farnese, disposta tra Roma, Parma e Piacenza ed ereditata da Carlo di Borbone nel 1734 prima di essere trasferita a Napoli.
L'altra grande sezione museale è la cosiddetta Galleria Napoletana, la quale comprende opere appartenenti storicamente alla città di Napoli dal XII al XVIII secolo.
Un nucleo dell'Ottocento e Novecento del museo è costituito da lasciti o acquisti da privati.
Gli appartamenti reali della reggia vedono infine opere ottocentesche di provenienza reale borbonica o in alcuni casi anche murattiana.