Trattato di Dancing Rabbit Creek
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Il trattato di Dancing Rabbit Creek è un trattato che fu siglato il 27 settembre 1830 ed ufficializzato il 24 febbraio 1831 tra la tribù degli indiani d'America Choctaw e il Governo degli Stati Uniti. Si tratta del primo trattato di deportazione degli indiani effettuato seguendo l'accordo dal nome di Indian Removal Act (atto di deportazione degli indiani). Il governo statunitense si aggiudicò circa 11 milioni di acri (45,000 km²) della nazione dei Choctaw (nell'attuale Mississippi) in cambio di 15 milioni di acri (61,000 km²) nell'Indian Territory, oggi lo stato dell'Oklahoma.
I principali negoziatori Choctaw furono Greenwood LeFlore, Musholatubbee e Nittucachee, mentre quelli degli Stati Uniti furono il colonnello John Coffee e John Eaton.
Il luogo dove fu firmato il trattato si trova nell'angolo a sud-ovest della Contea di Noxubee ed era noto ai Choctaw come Bok Chukfi Ahilha (dove bok sta per "ruscello", chukfi "coniglio" e a hilha "luogo per ballare").
Il trattato di Dancing Rabbit Creek fu l'ultimo ad essere accettato dalla tribù Choctaw. Con la sua ratifica da parte del Congresso USA nel 1831, i Choctaw che decisero di restare nel Mississippi divennero il principale gruppo etnico non-europeo a ricevere la cittadinanza statunitense.