Territori contesi dell'Iraq settentrionale
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I territori contesi dell'Iraq settentrionale (in arabo المناطق المتنازع عليها في العراق?,[1][2][3] in curdo ناوچە جێناکۆکەکانی عێراق[4]) sono le regioni definite dall'articolo 140 della Costituzione irachena come arabizzate durante il governo del partito Baath in Iraq. La maggior parte di queste regioni è abitata da popoli non arabi, inclusi curdi, assiri, yazidi, turkmeni/turcomanni e shabak.
Le aree contese sono state una preoccupazione centrale per molti arabi, curdi e turkmeni, soprattutto dall'invasione dell'Iraq del 2003 e dalla successiva ristrutturazione politica. Il governo regionale del Kurdistan (KRG) ha ottenuto il controllo del territorio a sud della regione del Kurdistan dopo l'invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2003, conquistando l'area che rivendicava come parte del Kurdistan iracheno.[5]
Attualmente, oltre ai quattro governatorati esistenti nella regione del Kurdistan (Arbil, Dahuk, Halabja e Sulaymaniyah), il KRG controllano parti dei governatorati di Ninive, Kirkuk e Diyala. Durante l'offensiva dell'ISIL del 2014, le forze peshmerga del KRG hanno conquistato più territori contesi. Il governatorato di Kirkuk, strategicamente importante per i suoi giacimenti petroliferi, è stato riconquistato dalle forze governative irachene nella battaglia di Kirkuk del 2017.