Storia della moda 1650-1700
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Durante il periodo di regno di Luigi XIV di Francia (1638-1715), a seguito della guerra dei trent'anni, la Francia ottenne de facto il dominio del costume e della cultura in Europa, divenendo il modello principale in tutti i campi dalle scienze all'architettura, dall'orticoltura all'interior design. Per secoli, il francese fu la lingua delle classi colte e dell'aristocrazia. Per questo motivo la corte di Versailles rappresentò un vero e proprio faro guida per quasi tutti i paesi dell'epoca in termini di costumi e moda.
In termini di abbigliamento e acconciature, la Francia aveva già sviluppato un proprio stile nei decenni precedenti, durante la guerra dei trent'anni, ed aveva già esercitato una certa influenza sui costumi europei, ma questa supremazia fu promossa consapevolmente e intenzionalmente da Luigi XIV, non da ultimo per interessi mercantili. Ad esempio, sotto il suo regno venne stimolata fortemente la produzione della seta (la città di Lione divenne per secoli un centro famoso di produzione e lavorazione) così come la produzione del merletto, in cui Venezia si era fino ad allora specializzata.
Inoltre, vennero state stampate le prime riviste in cui si potevano vedere le immagini delle ultime mode di Versailles e addirittura le bambole per bambini venivano acconciate e vestite con abiti alla moda così da servire da materiale illustrativo per gli appassionati dell'"ultima moda".
Poiché Luigi XIV salì al trono all'età di cinque anni e regnò per moltissimo tempo, la moda tra il 1650 e il 1715 circa non fu completamente uniforme, ma è possibile comunque determinare il cambiamento delle mode per entrambi i sessi. L'epoca può essere approssimativamente suddivisa in una fase iniziale fino al 1670 circa, un periodo di transizione dal 1670 circa al 1680 e una fase tarda dal 1680-1685 sino al 1715.