Small Scale Experimental Machine
primo computer elettronico a programma memorizzato / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Lo Small-Scale Experimental Machine (traducibile dall'inglese come "macchina sperimentale in scala ridotta", sigla SSEM, soprannominato Manchester Baby "bimbo di Manchester" o Baby) è, tra quelli di cui si ha notizia[1], il sesto computer elettronico digitale della storia, dopo l'IBM 603 Electronic Multiplier.
Small-Scale Experimental Machine computer | |
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Replica dello Small-Scale Experimental Machine esposta al Museum of Science & Industry (Manchester, Regno Unito) | |
Tipo | computer elettronico digitale |
Paese d'origine | Regno Unito |
Produttore | Victoria University of Manchester |
Presentazione | 1948 |
L'importanza storica del SSEM è notevole in quanto è il primo computer elettronico a programma memorizzato della storia[2] e il primo computer della storia basato sull'architettura di von Neumann. Questi due primati fanno del SSEM il progenitore dei moderni computer programmabili a loro più simile.[3]
Progettato e costruito nel 1948 alla Victoria University of Manchester (Manchester, Regno Unito) da Frederic Calland Williams, Tom Kilburn e Geoff Tootill, il SSEM entrò in funzione il 21 giugno 1948. Il primo programma che vi venne eseguito serviva a calcolare il massimo fattore di un dato numero ed era composto da sole 17 istruzioni.[4][5]
Come indica la presenza della parola "experimental"[6] nel nome del computer, il SSEM è stato il banco di prova per un altro computer: il Manchester Mark 1. In particolare nel SSEM è stata sperimentata con successo, per la prima volta, una nuova tipologia di memoria: il tubo di Williams, il primo dispositivo al mondo di memoria RAM.