Relazioni bilaterali tra Egitto e Israele
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Le relazioni bilaterali tra Egitto e Israele riguardano i rapporti diplomatici, commerciali e di collaborazione in politica estera esistenti tra i due paesi presi in esame.
Il reciproco stato di belligeranza, risalente alla guerra arabo-israeliana del 1948, culminò con la guerra del Kippur nel 1973 e fu seguito dal loro primo trattato internazionale, trattato di pace israelo-egiziano del 1979 entrato in esecuzione un anno dopo la stipulazione degli accordi di Camp David firmati sotto la mediazione diretta della presidenza di Jimmy Carter.
I rapporti diplomatici completi vennero stabiliti a partire dal 26 gennaio del 1980. L'Egitto possiede un'ambasciata a Tel Aviv e un consolato a Eilat; da parte sua Israele mantiene un'ambasciata a Giza (Greater Cairo) e un consolato ad Alessandria d'Egitto. La loro linea di confine condivisa è costituita da due punti di attraversamento ufficiali, situati rispettivamente a Taba e a Ntzana; quest'ultimo rimane aperto solamente per il traffico commerciale e turistico. I confini tra le due nazioni s'incontrano anche sulla costa del Golfo di Aqaba nel Mar Rosso. La difficile situazione della pace in Medio Oriente ha portato anche un certo raffreddamento delle relazioni con gli Stati Uniti, per i quali l'Egitto costituisce tradizionalmente un affidabile alleato; l'amministrazione di Washington è stata infatti accusata di non compiere tutti gli sforzi per costringere Israele a rispettare gli accordi di Oslo. Sono nel frattempo migliorate le relazioni diplomatiche con il Marocco. L'Egitto continua a dover fronteggiare l'opposizione interna dei Fratelli Musulmani (tra i quali il politico egiziano Mohamed Morsi del Partito Libertà e Giustizia, il "Partito dei Fratelli Musulmani") e gli attacchi terroristici degli estremisti musulmani. In campo internazionale l'Egitto ha portato avanti gli sforzi di mediazione per garantire la pace in Medio Oriente, principalmente nei conflitti israelo-palestinesi e israelo-siriani. Nel corso del 1997 il presidente Hosni Mubarak ha incontrato a più riprese il leader dell'Olp Arafat, re Hussein di Giordania, il primo ministro Netanyahu e il presidente siriano Assad. Tali sforzi importanti dell' Egitto tuttavia non hanno ottenuto risultati concreti; anzi, la pace nella regione è sempre più fragile. Il presidente Hosni Mubarak ha visto pertanto compromesso il ruolo diplomatico centrale dell' Egitto all' interno della regione del Medioriente.