Protocollo di Corfù
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Il Protocollo di Corfù (in greco: Πρωτόκολλο της Κέρκυρας, in albanese: Protokolli i Korfuzit), siglato il 17 maggio 1914, fu un accordo firmato tra i rappresentanti del governo albanese ed il governo provvisorio della Repubblica Autonoma dell'Epiro del Nord, che ufficialmente venne riconosciuta come un'area autonoma della regione dell'Epiro del Nord sotto la sovranità del regnante del nuovo Principato d'Albania.[1] L'accordo garantì ai greci i distretti di Coriza e Argirocastro, che si distingueva dal resto dell'Albania per cultura, religione e storia.
Protocollo di Corfù | |
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La firma del trattato a Corfù nel 1914 | |
Contesto | Guerre balcaniche |
Firma | 17 maggio 1914 |
Luogo | Corfù, Grecia |
Firmatari | Albania e Repubblica Autonoma dell'Epiro del Nord |
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Dopo la fine delle Guerre dei Balcani (1912–1913), i successivi trattati di pace cedettero la regione all'Albania. Questo fece precipitare gli eventi e nella regione scoppiò una rivolta tra gli abitanti di origine greca, i quali promossero la Dichiarazione d'indipendenza nord epirota il 28 febbraio 1914. La Commissione Internazionale di Controllo, l'organizzazione responsabile dell'assicurazione della pace e la stabilità tra gli stati, decise a questo punto di intervenire facendo siglare alle due parti il Protocollo di Corfù il 17 maggio 1914. Ad ogni modo i termini del protocollo non vennero mai effettivamente rispettati dal momento che la situazione politica instabile dell'Albania dopo l'inizio della prima guerra mondiale aveva portato a molti problemi di ordine pubblico e al definitivo annullamento del protocollo nel 1921 durante la Conferenza degli Ambasciatori.[2][3]