Matsuji Ijūin
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Matsuji Ijūin (伊集院松治?, Ijūin Matsuji; Tokyo, 21 aprile 1893 – Mare a ovest di Kuching, 24 maggio 1944) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.
Matsuji Ijūin | |
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Nascita | Tokyo, 21 aprile 1893 |
Morte | Mare a ovest di Kuching, 24 maggio 1944 |
Cause della morte | Ucciso in battaglia |
Luogo di sepoltura | Sepolto in mare |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Specialità | Naviglio silurante |
Anni di servizio | 1915-1944 |
Grado | Viceammiraglio (postumo) |
Guerre | Seconda guerra sino-giapponese Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna della Malesia Campagna delle Indie orientali olandesi Campagna delle isole Salomone |
Battaglie | Battaglia delle Midway Battaglia delle Salomone Orientali Battaglia delle isole Santa Cruz Battaglia navale di Guadalcanal Battaglia di Horaniu Battaglia navale di Vella Lavella Battaglia della baia dell'imperatrice Augusta |
Comandante di | Cacciatorpediniere Hasu, Yomogi, Sawakaze, Yuzuki, Ikazuchi 23ª e 8ª Divisione cacciatorpediniere Incrociatore Atago Nave da battaglia Kongo 3ª Squadriglia cacciatorpediniere 1ª Squadriglia di scorta |
Studi militari | Accademia navale (Etajima) |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Si arruolò nella Marina imperiale giapponese nel 1915, si specializzò nell'utilizzo del siluro ed ebbe una formazione anche sui sommergibili; ereditato il titolo di barone nel 1921, servì per diversi anni su naviglio silurante prima di essere assegnato all'Accademia navale di Etajima nel ruolo di istruttore (1927-1929). A cavallo tra i due decenni comandò due cacciatorpediniere di seconda qualità e, tra 1932 e 1933, fu aiutante di campo di un principe della casata imperiale, prima di comandare in successione due cacciatorpediniere e fungere da vice sull'incrociatore leggero Abukuma. Proseguì poi la carriera nel 4º Distretto navale (Maizuru) e divenne capitano di vascello alla fine del 1938. Nell'estate 1941 divenne comandante dell'incrociatore pesante Atago che era anche nave ammiraglia della 2ª Flotta: partecipò così a quasi tutte le importanti operazioni contro gli Alleati occidentali dal dicembre 1941 al dicembre 1942; in particolare, combatté nella battaglia navale di Guadalcanal (12-15 novembre). Passò poi alla guida della nave da battaglia Kongo, con la quale operò nelle retrovie, e nel luglio 1943 divenne comandante della 3ª Squadriglia (pur ricevendo il grado di contrammiraglio solo a novembre): con questo reparto rivestì una parte importante nella campagna delle isole Salomone, capitanando le forze giapponesi alle battaglie di Horaniu e di Vella Lavella. In subordine al contrammiraglio Sentarō Ōmori fu in prima linea anche nella battaglia della baia dell'imperatrice Augusta, sopravvivendo fortunosamente all'affondamento della sua ammiraglia. Dopo un periodo di riposo fino al marzo 1944, prese il comando della 1ª Squadriglia di scorta. In mare per proteggere un convoglio in rotta per Singapore, perì a bordo dell'ammiraglia colpita dai siluri di un sommergibile.
Le fonti lo descrivono come una persona cordiale e socievole, ottimista; era più alto del giapponese medio, allampanato e con grandi occhi espressivi.[1][2]