Indice di felicità del pianeta
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L'indice di felicità del pianeta (IFP) (in inglese, Happy planet index) è una misura del benessere e dell'efficienza ambientale di una nazione, introdotto dalla New Economics Foundation (NEF) nel luglio 2006. Questo indice considera l'aspettativa di vita, la soddisfazione della vita soggettiva e una misura dei costi ambientali per considerare anche la sostenibilità globale, ed è ponderato per dare punteggi progressivamente più alti alle nazioni con impronta ecologica inferiore.
L'indice è progettato come alternativa agli indici consolidati dello sviluppo dei paesi, come il prodotto interno lordo (PIL) e l'indice di sviluppo umano (ISU), i quali non sono progettati per tenere conto della sostenibilità ambientale. In particolare, il PIL è considerato inappropriato dai proponenti di questo indice, poiché si suppone che l'obiettivo finale della maggior parte delle persone non sia l'arricchimento, ma l'essere felici e in salute[1]. Inoltre, si ritiene che la nozione di sviluppo sostenibile richieda una misura dei costi ambientali per perseguire tali obiettivi[2].
Nel 2016, su 140 paesi, la Costa Rica ha ottenuto l'indice più alto per la terza volta consecutiva, seguita da Messico, Colombia, Vanuatu e Vietnam.[3]