Hokushin-ron
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La dottrina dell'espansione a Nord (北進論?, Hokushin-ron, detta anche "Strada settentrionale") fu una teoria politico-strategica sorta all'interno della dirigenza dell'Impero del Giappone nel periodo precedente la seconda guerra mondiale; questa dottrina politica affermava che la Manciuria e la Siberia fossero territori compresi nella sfera di interesse strategico del Giappone e che il valore potenziale di un'espansione economica e territoriale in queste regioni fosse maggiore di progetti imperialistici alternativi in altre aree dell'Asia o dell'Oceano Pacifico.
I sostenitori di questa dottrina politico-militare erano indicati in alcune occasioni come il "Gruppo dell'attacco a nord". Questi piani furono fortemente supportati all'interno dello stato maggiore dell'Esercito imperiale giapponese durante il periodo tra le due guerre mondiali, ma furono abbandonati nel 1939 dopo la pesante disfatta militare subita dalle forze armate giapponesi contro l'Armata Rossa sovietica nella battaglia di Khalkhin Gol, conosciuta in Giappone anche come incidente di Nomonhan.
La teoria dello Hokushin-ron fu soppiantata dalla politica alternativa completamente opposta della "dottrina dell'espansione a Sud" (南進論?, Nanshin-ron, o "Strada meridionale"), che considerava il Sud-Est asiatico e le isole del Pacifico come la principale sfera d'influenza politico-economica del Giappone e mirava ad acquisire le ricche risorse di materie prime in possesso delle potenze coloniali europee, neutralizzando contemporaneamente la minaccia costituita dalle potenza militare degli Stati Uniti d'America.