Grosses vollständiges Universal-Lexicon Aller Wissenschafften und Künste
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Il Grosses vollständiges Universal-Lexicon Aller Wissenschafften und Künste (Lexicon universale approfondito e comprensivo di tutte le scienze e arti), noto anche come Zedlersches Lexicon o semplicemente Zedler, è la più monumentale enciclopedia realizzata nell'Europa del XVIII secolo[1], riprodotta dal 1731 al 1734 nelle città di Halle e di Lipsia.
Grosses vollständiges Universal-Lexicon | |
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Titolo originale | Grosses vollständiges Universal-Lexicon Aller Wissenschafften und Künste |
Altro titolo | ZedlerLexicon |
Il lexicon universale di Zedler è considerata la più importante enciclopedia in lingua tedesca del XVII secolo. Diversamente dal frontespizio mostrato, il primo volume fu presentato alla Fiera di Lipsia del 1731, durante la giornata micaelica. | |
Autore | Jacob August Franckenstein, Paul Daniel Longolius, Carl Günther Ludovici |
1ª ed. originale | 1731-1734 |
Genere | enciclopedia universale scientifica, dizionario biografico |
Lingua originale | tedesco |
L'opera è composta da 284.000 voci in ordine alfabetico, raccolte in 63.000 pagine, 64 volumi e ulteriori quattro supplementari. Le voci sono collegate tra loro da circa 276.000 riferimenti incrociati (spesso non fruibili).[2] I volumi sono rilegati in pergamena e hanno un'altezza variabile dai 34 ai 36 centimetri. L'intera serie occupa una distanza di 4.30 metri.
Come il titolo completo suggerisce, gli estensori del testo si prefissero l'obiettivo di capitalizzare l'intero scibile umano noto fino a quell'epoca. Il titolo elenca trentatré soggetti tematici, afferenti a tre classi principali: biografie (circa 120.000 voci), geografia (73.000 voci) e sapere specialistico (circa 91.000).[3] L'Universal Lexicon fu pubblicato nel 1731 dal libraio e tipografo Johann Heinrich Zedler, in concomitanza con la Fiera micaelica di Lipsia. Il 13 settembre 1730, prima della pubblicazione del primo volume, Zedler aveva già presentato alle autorità dell'Elettorato di Sassonia la richiesta di concedere il privilegio editoriale che tutelava dal rischio di ristampa dell'opera.[4] Fu accusato di plagio, fatto oggi accertato per quanto riguarda la maggior parte delle voci dell'enciclopedia. A partire dal 1737, l'opera fu curata dal mercante lipsiano Johann Heinrich Wolf (n. 1690).