Condotta militare
contratto d'ingaggio per le compagnie mercenarie nell'Italia medievale e rinascimentale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Per condotta militare (da cui condottiero, ovvero "contraente" nel Medioevo) si intende un contratto di tipo militare stipulato nel Medioevo e nel Rinascimento che stabiliva le condizioni di servizio alle quali il capitano o condottiero, generalmente di nobili origini, si sottoponevano fornendo uomini in armi e mezzi ad un richiedente, che era di solito un altro condottiero o il capo di uno stato o di una signoria. Sorta come rapporto di lavoro subordinato venne nel tempo a mutare per assumere la forma di trattato bilaterale: una parte offriva per un certo numero di anni una buona paga e dall'altra si otteneva amicizia e truppe disposte a combattere.
I comandanti, oltre alla ricompensa per i loro servigi, ottenevano spesso in cambio interi feudi, città o importanti ricompense.
I Gonzaga di Mantova, i Da Montefeltro di Urbino, i Bentivoglio di Bologna, durante la loro storia, utilizzarono le condotte militari per ampliare i loro confini e le loro ricchezze.
Chiamate anche "Brigate di Condotta" per distinguerle dalle truppe regolari, la loro fama non era certo delle migliori. La storia ci ha lasciato parecchie testimonianze riguardanti tali truppe, le quali non erano particolarmente note riguardo al concetto di fedeltà. Infatti, in molte battaglie, è noto come molte di queste brigate lasciarono il proprio padrone, vuoi perché si erano accordate con altre brigate per risparmiarsi a vicenda la vita, vuoi perché cambiavano padrone. Esse erano formate da cavalleria pesante, fanteria (sia pesante che leggera) e da balestrieri. Oltre ad essere conosciute per la loro bassa fedeltà (abbastanza normale in quanto mercenari), si distinguevano anche per le loro vesti molto colorate e ricercate, come i Lanzichenecchi e le Guardie svizzere. Hanno monopolizzato gli eserciti italiani, e quindi le guerre in Italia, tra il XV ed il XVI secolo.