Charrúa
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I charrúa erano una tribù indigena originaria delle pampas e stanziatisi nella zona del Río de la Plata, nell'area oggi di pertinenza dei dipartimenti uruguayani di Rocha, Maldonado e Montevideo. Erano imparentati all'etnia chanás, stanziata più a sud.
Si crede che i charrúa abbiano ucciso l'esploratore spagnolo Juan Díaz de Solís nel 1515, durante il suo viaggio sul Río de la Plata. In seguito all'arrivo degli esploratori europei, i charrúa furono sterminati e progressivamente integrati nella società coloniale.
Nel 1831 la maggior parte dei superstiti fu uccisa in un'imboscata a Salsipuedes da un gruppo comandato dal nipote del primo presidente Fructuoso Rivera, Bernabé Rivera. Pochissimi scamparono e di loro quattro furono deportati in Francia due anni dopo. A uno di loro, Tacuabe, è stato dedicato un monumento a Montevideo, ad altri due gli asteroidi 68853 Vaimaca e 73342 Guyunusa.
Nell'antica lingua guaranì il termine Uruguay significa "il paese degli uccelli colorati"[1].