Basilici
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I Basilici erano il codice delle leggi bizantine dall'880, volute da Basilio I. Costui, volendo riformare il diritto romano, riprese gli studi del suo predecessore Giustiniano I (da qui il suo soprannome di "secondo Giustiniano"), ne rinnovò il codice aggiungendo altre leggi, e compendiò il tutto in 40 volumi, chiamati appunto I Basilici in suo onore. Basilio non riuscì a terminare la sua opera perché morì in un incidente di caccia: sarà suo figlio Leone VI il Saggio detto anche Leone il Filosofo (nonostante all'epoca fosse molto criticato a causa dei suoi quattro matrimoni), a raccogliere l'eredità paterna. Usando tutto il materiale a disposizione, riprese la stesura dal 41° libro e riuscì a terminare e pubblicare nell'883 l'opera del padre in sei tomi e sessanta libri, sostituendo al testo greco quello in latino per agevolarne la diffusione in tutta Europa. Il titolo originale dei Basilici era: Βασιλικά Παράλληλος συναγωγή και σύνταξις έν όλοις βιβλίοις εξήκοντα πάσης νομοθεσίας, cioè "Basilici raccolta dell'intera legislazione in sei tomi e in sessanta libri".