Avvelenamento da elisir alchemico cinese
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Gli effetti tossici degli elisir di lunga vita, contenenti metalli e minerali quali mercurio e arsenico, dell'alchimia cinese causarono numerosi casi avvelenamento nel corso dei secoli. La storiografia ufficiale cinese, le c.d. Ventiquattro Storie (zh. 二十四史S, Èrshísì ShǐP), registra il decesso per assunzione di tali elisir di diversi imperatori, nobili e funzionari. Il primo imperatore a morire per avvelenamento da elisir fu probabilmente proprio il primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang (morto nel 210 a.C.), e l'ultimo fu Yongzheng (morto nel 1735) della dinastia Qing.
Avvelenamento da elisir alchemico cinese | |
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Fornace di raffinazione alchemica Waidan - xilografia in (ZH) 外科圖説T, Waike tushuoP, lett. "Manuale illustrato di medicina esterna", 1856. | |
Eziologia | Elisir di lunga vita |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
Nonostante fosse risaputo che le pozioni dell’immortalità potevano essere mortali, i fangshi prima e gli alchimisti taoisti poi continuarono a produrne per due millenni, a riprova d'una pratica che trovava largo consenso nel contesto culturale cinese per motivi che sono ancora oggi fonte di acceso dibattito.